Vi voglio parlare di cosa succede quando in autostrada passi sulle bande sonore.
Per fare questo vi racconto che ho scelto sempre la velocità, che sono affascinata dalle cose nuove, soluzioni nuove e da come l’innovazione porti il cambiamento.
Ho scelto di lavorare in aziende dinamiche nel settore retail, come gruppo Autogrill e Sephora, cambiando posizione, seguendo le aree di crescita; poi mi sono innamorata del digital seguendo Privalia nella sua fase di start up. Sono tutte aziende che evolvono velocemente e mentre per me questo significava energia pura, mi sono ritrovata a scoprire che per certi ambienti e persone questo è stress.
Il mondo cambia alla velocità di un algoritmo e non allo stesso passo dell’innovazione. Fondamentalmente, non siamo programmati per uscire dalla nostra confort zone, anche quando qualcosa non ci piace.
Quindi, ho scelto di fare la coach, per essere un acceleratore e un supporto per poter cambiare; lavoro con manager e aziende in fase di transazione o che sentono la necessità di avere un “boost”. Ho aggiunto alle tecniche di coaching uno strumento: il Neurofeedback Dinamico non lineare, per migliorare le peak performance manageriali e sportive, per lavorare a livello di subconscio e a livello cognitivo, emotivo e fisico.
Il Neurofeedback si fa in diverse sedute. Cosa succede durante una seduta di Neurofeedback? Stendo i miei pazienti per 33 minuti, gli metto la copertina e ascoltano una musica melodica; quando la macchina rileva una forte variazione o squilibro dell’attività celebrale, viene tolta una nota alla musica che stanno ascoltando.
Togliendo la nota, arriva un messaggio su questo squilibrio e questo fa sì che il cervello ricerchi (e trovi) il suo nuovo equilibrio. Quello che avviene è un’ottimizzazione delle funzioni neurali secondo il principio di neuroplasticità del cervello.
Tornando alla metafora: come in autostrada, quando stai andando fuori strada, la banda sonora ti “attiva” e ti fa tornare in strada, il Neurofeedback toglie una nota, il tuo sistema nervoso riceve un input negativo e si attiva per trovare una soluzione e un suo equilibrio. (come detto sopra questo principio è la neuroplasticità). Un vero e proprio allenamento celebrale!
Il Neurofeedback Dinamico è una strategia d’apprendimento che consente ad una persona di autoregolare le proprie onde cerebrali ed è definito come un esercizio del cervello ai fini del miglioramento delle prestazioni mentali e del controllo emotivo e fisiologico. Ma non solo!
Il Neurofeedback è la tecnologia che ci rimette in condizione di esplorare nuovi percorsi cognitivi e comportamentali, uscire dai binari prestabiliti e tornare all’apertura celestiale, quella condizione unica in cui, per un bambino che si apre alla vita, tutto è ancora possibile. Siate voi stessi i migliori, uscendo dai binari che vi siete costruiti o che vi hanno imposto!
Quando l’ho sentito nominare per la prima volta negli Stati Uniti mi sono talmente incuriosita che l’ho studiato, l’ho provato e sono diventata Neurotrainer, integrandolo ai percorsi di coaching che faccio.